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Il potere della semplicità: come il minimalismo può migliorare il design dell’esperienza utente

29 Settembre 2023 UI Design

In passato abbiamo visto e sperimentato, attraverso siti web e applicazioni, lo scheumorfismo uno stile di design caratterizzato da ornamenti grafici apposti su un oggetto allo scopo di richiamare le caratteristiche estetiche di un altro.

Infatti, le interfacce grafiche simulavano gli oggetti del mondo fisico, nelle icone si è attinto all’immaginario analogico: agende in pelle con le cuciture a vista, block notes rigati in carta gialla che rimandano ai post-it, microfoni da studio di registrazione anni ’50…

Il colore veniva usato in maniera naturale: gli oggetti hanno il colore che avrebbero nella realtà. Ombre e riflessi ottenuti con sfumature e variazioni cromatiche contribuiscono a dare un aspetto tridimensionale, plastico e tangibile agli oggetti rappresentati.

Lo scopo era quello di fare da tramite tra quello che già si conosceva e quello che si doveva ancora conoscere.

Se lo scheumorfismo fu introdotto e diffuso grazie alle interfacce grafiche di Apple, il minimalismo si può attribuire a Microsoft: forse per differenziarsi dal design di Apple, forse perché sinceramente reputava questo nuovo stile il migliore, l’azienda adottò uno stile completamente nuovo effettuando un vero e proprio rebranding nel 2010.

Dalla sua ascesa alla popolarità intorno al 2012, il design minimalista Flat ha influenzato il gusto del design visivo in tutto il web; è ovunque ora: Apple, Amazon, Microsoft e persino IBM.

Cos’è il Flat design?

La più grande forma d’espressione del minimalismo.

Questo stile è basato su forme geometriche “flat” (piatte), spazi netti e definiti, colori brillanti e contrastanti, illustrazioni e interfacce bidimensionali e minimaliste.

I suoi ingredienti principali sono: pulizia, spazi aperti, bordi nitidi, font senza grazie, testi concisi, link e bottoni facilmente individuabili.

Lo scopo è quello di creare interfacce pulite e ordinate, facili da navigare e comprendere. Si enfatizza la semplicità e la funzionalità rispetto alla complessità e al disordine, gli elementi ornamentali sono visti come un eccesso inutile, aspetti non funzionali che intralciano la user-experience. Al contrario, le immagini iconiche, in quanto universalmente riconoscibili, sono in grado di comunicare un messaggio più velocemente di un’immagine troppo dettagliata.

La differenza tra scheumorfismo e flat design, oltre che visiva, è anche profondamente concettuale: mentre il primo tende a creare collegamenti tra il mondo reale e quello della grafica e della tecnologia, il flat design vuole rompere totalmente ogni tipo di legame tra i due mondi.

Invece di rappresentare la app di un calendario cercando di simulare la forma dello stesso, nel flat si tende a rappresentarla attraverso un segno grafico molto sintetico e minimalista.

La semplicità che fa bene alla UX

Il design minimalista, in generale, ha un forte appeal visivo: concentrandosi sull’essenziale e creando un design pulito e semplice, rende il prodotto esteticamente piacevole e attraente, generando una percezione più positiva e un senso di calma negli utenti.

Come sostiene Donald Norman, psicologo e ingegnere statunitense specializzato nel design «le cose attraenti funzionano meglio

La prima impressione è così potente che le persone spesso ricordano i bei design come facili da usare nonostante i potenziali problemi di usabilità che potrebbero essere effettivamente emersi durante l’uso.

Vantaggi:

  1. Migliore esperienza utente: rimuovendo elementi non necessari e focalizzandosi sulle funzionalità principali, offre agli utenti una navigazione più semplice e intuitiva, riducendo la frustrazione e migliorando i tempi di completamento delle attività, l’efficienza e complessivamente l’esperienza utente.
    Inoltre, le interfacce diventano accessibili a una più ampia gamma di utenti. Questo può essere particolarmente importante per gli utenti che hanno disabilità visive o difficoltà a navigare in interfacce più complesse.
  2. Miglioramento delle prestazioni: gli elementi di design minimi permetto di progettare interfacce snelle che contribuiscono a tempi di caricamento più rapidi e a una migliore velocità del sito Web. Riducendo la quantità di dati da caricare, si ottiene una navigazione più fluida ed efficiente. Questa tipologia di interfacce garantisce la massima adattabilità: una grafica flat può essere adattata senza problemi a interfacce di ogni tipo, magari semplicemente modificando le dimensioni della forma geometrica di base (ad esempio il quadrato di un’icona). È perfetto per il web e per i cellulari poiché semplificandone la progettazione essa rispondere meglio alle variazioni delle dimensioni del browser su dispositivi diversi.
  3. Maggiore attenzione: quando gli utenti sono esposti a un’interfaccia minimalista, sono meno soggetti a distrazioni visive, anzi permette di ottimizzare l’attenzione degli utenti focalizzandosi sul contenuto essenziale. Riducendo al minimo gli elementi di design superflui, si crea un’interfaccia pulita e ordinata che guida l’utente direttamente verso le informazioni rilevanti.
    La semplificazione visiva elimina il rumore eccessivo, consentendo agli utenti di concentrarsi sull’obiettivo principale senza essere dispersi da elementi di design eccessivi o irrilevanti. L’attenzione viene indirizzata verso ciò che è davvero importante per l’utente, come le informazioni chiave o le azioni da intraprendere.
    Inoltre, l’attenzione dell’utente è mantenuta grazie all’uso appropriato di spazi vuoti o “respiro” tra gli elementi. Questi spazi, di cui tratteremo di seguito, permettono agli occhi di riposare e di concentrarsi meglio sulle informazioni importanti, evitando sovrapposizioni o ingombri visivi che potrebbero causare confusione o affaticamento visivo.
  4. Maggiore coinvolgimento: grazie a interfacce visivamente accattivanti ma estremamente semplici da usare si ha una maggiore interazione e coinvolgimento da parte del pubblico. Questo genera un’esperienza positiva e soddisfacente e può portare a livelli più elevati di fidelizzazione.
    La semplificazione del design elimina il sovraccarico cognitivo, consentendo agli utenti di interagire ed assimilare più facilmente il contenuto, senza dover dedicare tempo ed energia a decifrare informazioni complesse o superflue.
  5. Il flat design è di moda: la gente è abituata a vederlo e ben disposta nei suoi confronti, insomma, flat fa figo!

Come creare un’interfaccia minimal?

Il design minimalista di UI/UX può sembrare semplice, ma per realizzarlo è necessario seguire i principi chiave.

Partiamo dal concetto di sottrazione: rimuovere gli elementi non necessari seconda la logica per cui “ogni elemento all’interno del tuo design deve avere uno scopo”.

Per esempio, dimentica le foto puramente decorative, le immagini non dovrebbero essere inserite nel layout a meno che non siano necessarie per rendere chiaro il tuo messaggio. Ancora, sbarazzati di tutte le parole non necessarie e comunica nel modo più chiaro e diretto possibile. Il testo dovrebbe includere solo le informazioni necessarie e significative per la tua per spiegare a fondo il tuo messaggio.

Molto importante è anche riuscire a crea un singolo punto focale per schermo seguendo la logica delmeno elementi sono sullo schermo, più potenti sono quelli rimanenti.”

Altro concetto base del minimalismo è la necessità e il dovere di progettare attorno al contenuto: “il contenuto è il re e il layout supporta il re.” La gerarchia visiva, che si può creare con il giusto uso dei colori oppure con una tipografia particole, è ciò che rende il contenuto più facile da trovare e da capire, mantenendo alta l’attenzione dell’utente.

Il design minimalista è spogliato di tutto tranne di quegli elementi assolutamente essenziali.

Come disse Antoine De Saint-Exupery: «La perfezione si raggiunge non quando non c’è più niente da aggiungere, ma quando non c’è più niente da togliere

Best practice:

  1. Funzionalità: l’interfaccia che mette al centro l’utente è progettata non solo per apparire visivamente accattivante ma per soddisfare facilmente le sue esigenze e i bisogni. Se un sito web o applicazione è funzionale offre all’utente una piacevole e intuitiva esperienza di navigazione, orientarsi e in modo rapido ed efficace per capire come raggiungere il proprio obbiettivo.
  2. Colori: la limitazione del numero di colori utilizzati e uno schema cromatico sono aspetti fondamentali del minimalismo. Non significa progettare in bianco e nero, si consiglia di adottare un colore primario, un colore secondario e un colore d’accento. Il colore primario dovrebbe essere dominante e rappresentare il brand in modo riconoscibile per gli utenti. Il colore secondario può essere utilizzato come contrasto al colore primario, mentre il colore d’accento serve per evidenziare informazioni importanti come call to action e barre di avanzamento. Un altro aspetto cruciale nell’utilizzo dei colori per l’interfaccia è il contrasto tra due colori. È importante verificare che il contrasto tra il testo e lo sfondo sia leggibile e fruibile da tutti i tipi di utenti.
  3. Tipografia: in grassetto o grande diventa un altro strumento per comunicare il significato quando ci sono pochi elementi sulla pagina. Sfruttare in modo efficace una tipografia interessante può aiutare a compensare il minor numero di elementi come foto e grafica e può rendere visivamente più accattivante un design minimalista. Le variazioni nella dimensione, nel peso e nello stile dei caratteri diventano cruciali per aiutare gli utenti a comprendere la gerarchia e l’importanza relativa del testo.
    Inoltre, è consigliabile utilizzare un linguaggio semplice, diretto e comprensibile per tutti, una sintassi breve e pulita, poche parole per fornire informazioni di base e precise.
  4. Ordine ed elementi grafici strettamente limitati: quindi semplicità dell’architettura del layout e le informazioni sono presentate in modo chiaro e conciso, utilizzando titoli e paragrafi ben strutturati. Gli elementi visivi, come immagini e video, sono utilizzati in modo strategico per migliorare la comprensione e l’interesse dell’utente. Troppe informazioni ed elementi non necessari creano confusione agli occhi dell’utente e rendono l’interfaccia più difficile da comprendere e utilizzare. Un layout che viene spesso utilizzato dai designer minimalisti è quello a griglia per organizzare contenuti omogenei sulla pagina in modo lineare senza aggiungere elementi visivi.
  5. Spazio negativo massimizzato: la rimozione di elementi da una pagina Web lascia necessariamente uno spazio vuoto nelle interfacce, chiamato spazio negativo. È un elemento importante nel design minimalista, poiché aiuta a creare un senso di equilibrio visivo e ordine. La giusta distanza tra gli elementi rende il layout facile da scansionare, aiuta a focalizzare quali sono le interazioni disponibili, evitando all’utente la sindrome da “eh adesso che faccio?”. Ad esempio, la suddivisione in paragrafi, oltre a rendere il testo più leggibile, svolge un’importante funzione di connessione logica fornendo al lettore un percorso razionale in cui gli argomenti si presentano consequenzialmente secondo uno schema prestabilito. Le immagini posizionate alla giusta distanza assumono un ruolo primario donando un senso di eleganza all’intero design della pagina. Anche le call to action giovano dello spazio negativo perché vengono messe in risalto differenziandosi da altri link o moduli presenti sul sito.
    Piuttosto che pensare agli spazi bianchi come spazi vuoti che devono essere riempiti con contenuti o elementi funzionali, pensate agli spazi bianchi come cornici per i tuoi contenuti.

Conclusione

Il minimalismo è un concetto che può trasformare un’esperienza utente frustrante in un’esperienza fluida e piacevole. Eliminando gli elementi superflui e concentrandosi sull’essenziale, il Flat design può rendere le tue interazioni digitali più semplici, chiare ed efficaci.

Il mix perfetto di design minimalista combinato con una grande usabilità dà vita a una forma di comunicazione molto potente.