Blog

Cos’è lo UX Writing e perché è fondamentale

23 Novembre 2023 UX Design

Cos’è lo UX Writing

Potremmo definire lo UX Writing come la scrittura dei micro testi (o micro copy) di un’interfaccia digitale quindi, ad esempio, i messaggi di errore o di conferma, le indicazioni per utilizzare un’app appena scaricata e che utilizziamo per la prima volta, i testi scritti all’interno di un pulsante (Call To Action), le voci di un menu o i testi dei moduli di registrazione.

In realtà lo UX Writing è molto di più: scrivere micro copy significa motivare all’azione gli utenti, guidarli durante l’interazione e fornire loro dei feedback adeguati.

Non solo. Significa scrivere questi micro testi in modo che:

  • Rispecchino i valori e la personalità del brand;
  • Rispettino le emozioni degli utenti;
  • Prevengano le preoccupazioni e i dubbi degli utenti;
  • Riducano al minimo i momenti di frizione durante l’interazione;
  • Creino un rapporto di fiducia e fedeltà degli utenti nei confronti del brand;
  • Abbiano un forte impatto sull’aumento delle conversioni.

L’ultimo punto è la naturale conseguenza dei precedenti e nel prossimo paragrafo scopriremo perché.

Perché lo UX Writing è fondamentale

Il linguaggio è il principale strumento per rendere i prodotti digitali più umani e in grado di creare una connessione emotiva e autentica con gli utenti.

Il professor Nass e la professoressa Yen, docenti alla Stanford University, hanno scoperto che interagiamo con i nostri dispositivi digitali rispettando le stesse norme sociali che applichiamo quando comunichiamo con altre persone. Ci aspettiamo risposte cortesi, informative, immediate ed empatiche e se questo non avviene possiamo infastidirci e abbandonare, con frustrazione, la pagina.

Nel 2009 Joshua Porter, product designer e scrittore per il blog Bokardo.com, ha scritto un articolo in cui ha spiegato l’enorme impatto economico di un microcopy in un modulo di checkout. Circa il 7.5% delle transazioni non andava a buon fine a causa di un errore legato all’indirizzo di fatturazione che inserivano gli utenti e che non sempre coincideva con quello associato alla carta di credito. Porter ha ha risolto il problema con pochissime parole, quelle che lui ha definito per la prima volta “microcopy”.

Un altro esempio concreto per dimostrare l’enorme potenza dello UX Writing ce lo fornisce Google che, cambiando semplicemente le due parole di una Call To Action è riuscito a far aumentare del 17% l’engagement di una pagina di ricerca di un hotel. La Call To Action iniziale, infatti, era “Add card” (l’equivalente di “Aggiungi al carrello”): un invito all’azione troppo impegnativo in una fase di scoperta e quindi modificato in “Get started” (“Inizia”). Questa intuizione dal notevole valore economico e che a posteriori può sembrare quasi scontata, è frutto di ricerca e di una grande comprensione delle aspettative, dei desideri e dei timori degli utenti.

Per concludere

Ci sarebbero tantissimi altri casi studio da citare per dimostrare che lo UX Writing non è la semplice scrittura dei micro testi di un’interfaccia. Lo UX Writing è una vera e propria disciplina che, mettendo al centro gli utenti (UX sta per “User Experience”), genera notevoli risultati economici, sia a breve che a lungo termine, per i brand. Le aziende più importanti come Google, Booking, Airbnb, Apple e Zalando (solo per citarne alcune) l’hanno capito e sperimentato ormai da anni. Il mio augurio è che il valore di questa disciplina venga percepito anche in Italia.

Chiara Diana
Linkedin