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Il lato oscuro del design: le cause alla radice di un’esperienza utente negativa

9 Novembre 2023 UX Design

Come già detto nel nostro articolo “User Experience (UX) vs User Interface (UI)” le due discipline sono diverse ma complementari: lavorano insieme per garantire il successo di un prodotto o un servizio progettandolo per l’utente.

Lo User Interface design non riguarda semplicemente la parte estetica o grafica, ma anche le funzionalità del prodotto stesso: il design visivo deve essere attraente e al contempo supportare l’usabilità.

L’effetto estetico-usabilità, ovvero la tendenza degli utenti a percepire i prodotti esteticamente belli come più utilizzabili, anche se in realtà non è così, rappresenta un vantaggio. In altre parole, gli utenti hanno una risposta emotiva positiva al design visivo e questo li rende più tolleranti nei confronti di piccoli problemi di usabilità sul tuo sito.

Questo effetto però non può essere una giustificazione: è importante ricordare che anche gli errori di design possono causare un’esperienza utente negativa, in questo articolo abbiamo raccolto quelli più comuni.

1. Ignorare gli utenti

Una comprensione insufficiente degli utenti target, dei loro obbiettivi, contesti d’uso e comportamenti può portare a un design non in linea con le aspettative del pubblico di destinazione creando un’esperienza frustrante e insoddisfacente. Infatti, spesso non è possibile, per gli utenti, gestire e personalizzare l’interfaccia: regolare le impostazioni in base alle proprie preferenze, limitando l’usabilità e l’adattabilità complessiva dell’applicazione.

Al contrario, comprendere le esigenze degli utenti e adattare il design al loro contesto specifico è fondamentale per generare un’esperienza di successo.

2. Architettura dell’informazione inefficace

Si parla d’interfacce ingombranti quando si sovraccarica lo schermo di troppi elementi con una assenza di priorità e di organizzazione efficace delle informazioni, con conseguente confusione e difficoltà, per gli utenti, nel trovare contenuti o azioni importanti.

Raggruppamenti illogici, gerarchie visive disordinate causano un’esperienza utente visivamente rumorosa e confusionaria. 

Le categorie di componenti che costituiscono un’architettura informativa di un ambiente digitale sono, in sintesi, le seguenti:

  • Sistemi organizzativi
    Come decidiamo di categorizzare le informazioni: ad esempio per argomento, o per cronologia.
  • Sistemi di etichettatura
    Come vengono rappresentate le informazioni: ad esempio usando una terminologia di uso comune piuttosto che una terminologia più tecnica.
  • Sistemi di navigazione
    In che modo navighiamo e ci spostiamo attraverso le informazioni, ad esempio percorrendo un menu gerarchico.
    L’utilizzo di schemi di navigazione non standard o poco intuitivi, come menu nascosti o gesti non convenzionali, rendono difficile, agli utenti, capire come navigare all’interno dell’interfaccia per trovare le informazioni desiderate.
  • Sistemi di ricerca
    Come cerchiamo le informazioni, ad esempio conoscendo già l’oggetto preciso della nostra ricerca, oppure esplorando i risultati connessi con una parola chiave.

Lo scopo di una buona UI è rendere fluida l’interazione tra prodotto e utente. 

Per esempio, fate chiarezza tra azioni primarie e secondarie dando pesi diversi (e magari anche colori) a bottoni o altri elementi dell’interfaccia; aiutate i vostri utenti a capire cosa c’è di sbagliato progettando messaggi di errore chiari e puntali, che li guidino nell’effettiva risoluzione del problema.

Fornite feedback visivi chiari e immediati per indicare lo stato o la risposta di un’azione, oppure indicazioni visive intuitive per segnalare la natura interattiva di un elemento. 

Feedback e affordance inadeguati o totalmente assenti portano all’incertezza e alla frustrazione da parte dell’utente.

3. Estetica contrastante

La mescolanza di stili di design diversi o l’uso di elementi visivi incompatibili creano un’interfaccia utente disarticolata o disarmonica. 

Non utilizzare correttamente dimensioni, colori, tipografia e icone per evidenziare elementi importanti o stabilire un flusso visivo chiaro, crea un’interfaccia disordinata o disorientante.

Ma anche l’uso eccessivo di animazioni, transizioni o abbellimenti visivi che non hanno alcuno scopo funzionale, non favoriscono una buona esperienza anzi la rallentano e distraggono l’utente dalle attività previste.

Invece, un’interfaccia pulita e coerente aiuta gli utenti a costruire modelli mentali e a navigare più facilmente.

Le icone aiutano nella gestione dello spazio e nella comunicazione delle azioni, per questo, dovrebbero essere facili da riconoscere e da ricordare. Spesso non ci si attiene a questa regola, di seguito gli errori più comuni:

  • Sviluppare icone complesse, ricche di dettagli e abbellimenti creativi. Al contrario essere semplici e schematici le rende più facilmente identificabili per gli utenti: LESS (details) IS MORE (quick to master).
  • Assenza di etichette di testo, queste aiutano l’utente poiché diminuiscono il suo carico cognitivo.
  • Icone simili e vicine tra loro per funzioni diverse.
  • Prediligere la creatività all’uso di convenzioni e pattern comuni.

Per quanto riguarda gli alti elementi grafici vi consigliamo di evitare:

  • Caratteri tipografici illeggibili e decorati che rendono difficile la comprensione dei contenuti da parte degli utenti.
  • Colori che bruciano la retina: scelte cromatiche sbagliate o contrasto insufficiente tra elementi in primo piano e di sfondo, rendono più difficile la lettura e l’interazione con l’interfaccia.
  • Sfondi occupati con testo sovrapposto all’immagine.
  • L’uso degli stessi elementi visivi o simili per descrivere azioni molto diverse.

4. Mancanza di ottimizzazione per dispositivi mobile

Ignorare le convenzioni della piattaforma. Sottovalutare le linee guida e i modelli di progettazione specifici della piattaforma mobile, può portare a un’esperienza non familiare e incoerente per gli utenti abituati alle interazioni standard della piattaforma.

Poiché questi dispositivi sono molto diffusi, è essenziale ottimizzare i progetti per le varie dimensioni dello schermo e le interazioni tattili.

Un errore comune risiede nel posizionamento incoerente degli elementi di navigazione che non si adattano correttamente alle diverse dimensioni e ai diversi orientamenti dello schermo, causando illogicità nel layout ed elementi tagliati.

Spesso c’è un insufficiente considerazione degli obiettivi tattili: si utilizzano pulsanti, link o aree interattive troppo piccole, che risultano difficili da toccare con precisione, soprattutto sugli schermi più piccoli. Ancora, elementi posizionati troppo vicini tra loro che portano a frequenti errori di clic o interazioni accidentali. Se un’icona è vicina ad altri elementi touch, circondatela di spazio inattivo, così da permettere al pollice umano di cliccare su quello che desidera.

Infine, è necessaria una forte attenzione alla content strategy: avendo a disposizione uno spazio ridotto, rispetto a quello del desktop, è necessario selezionare i contenuti primari senza mettere tutto nella top navigation, rischiando di creare interfacce ingombranti.

5. Accessibilità insufficiente

Quando i progetti non tengono conto delle esigenze degli utenti disabili, possono escludere una parte significativa della popolazione. Trascurare le caratteristiche di accessibilità, come una corretta navigazione da tastiera, un testo alternativo per le immagini o un sufficiente contrasto di colori (le linee guida per l’accessibilità dei contenuti Web richiedono un contrasto di almeno 4.5:1) può tradursi in un’esperienza scadente per questi utenti.

Conclusione

In sintesi, gli errori dell’interfaccia utente possono avere un impatto significativo sul successo complessivo di un prodotto o di un servizio, causa esperienza dell’utente negativa.

Comprendendo ed evitando le insidie più comuni, si possono creare interfacce visivamente accattivanti, intuitive e adatte al contesto specifico degli utenti.

Dare priorità ai principi di progettazione incentrati sull’utente e impegnarsi costantemente per migliorare l’usabilità e la soddisfazione del pubblico si tradurrà, in ultima analisi, in esperienze positive e appaganti contribuendo al successo del prodotto o del servizio.